Il pranzo veloce ideale: due fette di pane buono e un ottimo prosciutto crudo, come quello di San Daniele.
Le cose migliori sono quelle semplici? Di sicuro, ma anche nella semplicità risiede la complessità, come quella di una storia e di una tradizione lunghe secoli e che sono tutte da proteggere.

Dal Medioevo agli anni Sessanta

Oggi cittadina della provincia di Udine, San Daniele del Friuli è a 252 m. sul mare ed è vicina al fiume Tagliamento; le fanno da sfondo le Prealpi Giulie. Proprio la sua geografia ha determinato le caratteristiche dell’omonimo prosciutto.
Già nel 1136 San Daniele era pubblico mercato e la bontà del suo prosciutto crudo nel tempo ha portato questo prodotto unico al Concilio di Trento, ne ha causato la razzia dei napoleonici, lo ha presentato alle corti dell’Europa ottocentesca.
Nel 1961, produttori lungimiranti, hanno fondato il Consorzio in modo da proteggere il prosciutto San Daniele dalle contraffazioni e promuovere il marchio, anche se ancora senza una legge ufficiale. Solo nel 1970 viene approvata la Legge 4 Luglio 1970, n. 507, che consente di adottare provvedimenti di tutela della denominazione “prosciutto di San Daniele”. Si stabilisce anche che la specifica qualificazione riservata al prosciutto dipende dalle sue caratteristiche organolettiche e merceologiche, qualità legate all’ambiente e ai metodi di produzione.
Poi, nel 1996, la Denominazione di Origine Protetta (DOP) “Prosciutto di San Daniele” è registrata ai sensi della nuova disciplina comunitaria nell’ambito del primo elenco approvato dalla Commissione Europea.

Caratteristiche di bontà

Abbiamo detto che le caratteristiche organolettiche e merceologiche sono legate alla geografia di San Daniele e alle modalità di produzione.
Come spiegano nel sito ufficiale:

Con i venti che soffiano più freddi dalle Alpi Carniche e le brezze più calde che salgono da Mar Adriatico si crea un microclima costante e originale con una garbata ventilazione he consente di stagionare al meglio i prosciutti conferendogli aromi, profumi e sapori unici.

Microclima, cosce di suino, sale marino. Gli ingredienti sono tutti qui.
Al termine della lavorazione il prosciutto si presenta con la tipica forma esteriore a chitarra e viene mantenuto lo zampino, sia per tradizione sia per mantenere l’integrità biologica della coscia e agevolare il drenaggio dell’umidità.
Gusto delicatamente dolce, retrogusto più marcato, aroma fragrante e caratteristico in base alla stagionatura. È poi ricco di proteine altamente digeribili e di omega-3 e omega-6; vitamine del gruppo B; sali minerali: tutto ciò lo rende ideale in una dieta bilanciata e alla portata di tutti.
Se lo conosci, lo riconosci.

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