È una delle grandi notizie di questi giorni: il Governo ha presentato quattro decreti interministeriali sull’etichettatura informativa dei prodotti che contengono o che derivano da farine di insetti. Tali prodotti andranno disposti su scaffalature apposite e riconoscibili. La Commissione UE ha 90 giorni di tempo per approvare o meno i decreti. Come andrà a finire?
Farine o polveri?
I novel food sono quegli alimenti intesi come “nuovi” rispetti a quelli da sempre concepiti come cibo. Tra gli altri, troviamo le farine di insetti. Già dal 2021 EFSA- Autorità europea per la sicurezza alimentare ha approvato come adatti al consumo umano la locusta migratoria e la tarma della farina, e all’inizio di quest’anno lo ha fatto anche con il grillo domestico.
Federico Caner, coordinatore nazionale della commissione politiche agricole Conferenza delle Regioni, propone di chiamarle «polveri» e non «farine», in un’intervista al Corriere della Sera, per non confonderle con le altre farine.
Un bisogno di chiarezza, quindi, nelle parole e nella disposizione dei prodotti, il tutto a favore del consumatore che in questo modo, e queste sono le intenzioni dei decreti, saprà sempre cosa compra. Anche i prodotti senza glutine o biologici hanno corner appositi nei supermercati.
Bisogna però sapere che da tempo sono in commercio alimenti e bevande che contengono insetti, è il caso della cocciniglia usata come colorante di molti prodotti e segnalata con la dicitura E120. Lo sapevate?
Una tutela per vegeteriani e vegani
Al di là di ogni oltranzismo, a favore o a sfavore, bisogna ricordare che i vegani e i vegetariani vogliono avere il diritto di sapere cosa mangiano e di scegliere cosa comprare. Un chiarimento necessario perché gli insetti possono essere usati anche insieme ad altri ingredienti “classici”, pensiamo a un blend di farine, e queste due categorie vorrebbero esserne informate.
Cosa non così scontata.
L’ultima parola alla Commissione UE
La Commissione ha 90 giorni per decretare l’ammissibilità o meno dei decreti. Garantire la trasparenza ed essere tutti d’accordo sullo stesso modo di applicazione della trasparenza, è molto difficile: bisogna capire se i prodotti che usano anche insetti potranno avere una dicitura sul fronte o solo sul retro; va determinata la grandezza e l’aspetto dei caratteri che dovranno indicarne la presenza; non si sa se tutti prodotti in questione dovranno riportare la dicitura sulla stessa area del packaging (es. sempre in basso a destra) o se ogni prodotto-marchio sarò libero di decidere per sé; ecc.Insomma, ci sono molte cose da determinare.
I vantaggi
Calma. La farina di insetti per ora è molto più costosa della farina di mais o di grano. In ogni caso, è giusto iniziare a valutare anche i vantaggi con obiettività.Gli insetti sono ottimi dal punto di vista nutrizionale (sul gusto risparmiamoci brutte battute e che ognuno valuti da sé); il futuro dell’umanità si fa sempre più nero tra risorse che scarseggiano e ambiente in sofferenza, come si guarda alle fonti energetiche alternative è ovvio che si guardi anche ad alimenti alternativi per rispondere a una domanda che si farà sempre più forte, in proporzione alla popolazione mondiale e a quanto detto prima.
Noi siamo pronti a gestire la logistica GDO con prontezza e professionalità, come sempre. Staremo a vedere quali saranno le prossime disposizioni. Vi terremo aggiornati!
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